
Eccomi nuovamente on line per un il nuovo test. Questa volta ho testato la nuova Bash 2009, vela wave on shore della challengersails. La misura da me testata è la 4.5, misura che solitamente non fa parte del mio set di vele, ma che come vedremo più avanti si è rivelata una validissima alternativa alla mia K.onda 4.7 …tanto da farmi pensare di cambiare le misure di tutto il set.

Le vele della collezione C:09, prodotte dalla veleria di Senigallia, sono state ridisegnate totalmente da Cesare Cantagalli, il quale le ha rese esteticamente ancora più belle; inoltre, durante tutto l’inverno, le vele sono state provate a fondo dai ragazzi del team nei vari spot italiani ed internazionali. A seguito di ciò sono state apportate delle importanti variazioni a livello strutturale e funzionale su tutti i modelli presenti in catalogo.

Le modifiche più evidenti di quest’anno sono le seguenti: le prime due stecche partendo dalla base della vela rispetto al modello 08, sono più morbide, e di conseguenza ora la vela è meno rigida e meno fisica con vento leggero. E’ stato aumentato il twist della vela, per far si che in condizioni di forte in velatura, le già ottime doti di controllo venissero ulteriormente ottimizzate. Armando la vele ci si rende conto che, applicando una modesta tensione di carica basso, la balumina apre molto di più rispetto al mod 08.

L’aumento del twist della balumina non deve trarre in inganno, il velaio ha lasciato nella parte bassa della vela un minimo di grasso per favorire lo spunto in planata, caratteristica tipica delle vele on shore. Nuovo anche il mono film, che nella collezione 09 non’è più colorato su tutta la vela, la porzione di x-ply colorato è stata ridotta e mantenuta solo nella zona esterna e bassa , donando un piacevole effetto grafico. Nella zona della finestra è stato utilizzato un tipo di x-ply con tramatura più larga e trasparente, questo per favorire la visibilità in manovra .

Anche l’anti break “sempre in termoform” ha subito qualche miglioria, finalmente è stato modificato il sistema di chiusura. Con il modello 09 è scongiurato il rischio di navigare con il paracolpi aperto, che oltre a creare intralcio in virata è brutto esteticamente.

Per testare questa vela ho dovuto macinare qualche km, ma alla fine credo di essere sicuro di questo test al 99%. Lo spot wave prescelto è stato Termoli che, si sa, quando la tramontana soffia bella decisa, regala ottime condizioni side off….ma qui viene il bello!!

Arrivato sullo spot mi sono reso conto che le condizioni non erano proprio side off, il vento era bello deciso, ma la direzione era on shore, e quindi la scelta è caduta proprio sulla Bash 4.5 vela on shore!! La k.onda 5.0-09 che avevo portato come seconda vela da testare, era troppo grande, quindi grazie al vento da mare ho potuto testare ben benino questa 4.5 da wave,.

Per il test ho utilizzato lo short 370 100% Carbon, albero consigliato dalla veleria ed utilizzato anche dal velaio per progettare le nuove Bash, il cui utilizzo garantisce le massime prestazioni della vela. Armare la Bash 09 è un gioco da ragazzi. L’albero scivola nella tasca d’albero senza fare troppo attrito; ciò è possibile grazie alla fettuccia in dacron posizionata internamente alla tasca. Questo piccolo accorgimento preserva la tasca d’albero da strappi causati dal continuo inserimento del l’albero stesso, che spesso con il tempo lacera le cuciture, causando strappi improvvisi proprio alla tasca d’albero.

Una volta finito di armare la vela mi precipito in acqua. La prima sensazione che ho avuto è stata di avere fra le mani una vela bella potente, la mia sensazione è stata confermata dal fatto che i miei amici più magrolini usano vele comprese fra 4.7e le 5.0. Continuo a surfare incurante delle raffiche che fuori dal porto sono ben oltre i 30 nodi. Viro e cerco di surfare qualche onda, convinto che tutta quella potenza non sia proprio il massimo in surfata, ma dopo un paio di bottom turn mi devo ricredere, la vela, nonostante sia potente, mantiene una grande stabilità sia in andatura che in surfata.

Il vento da mare mi ha permesso anche grazie al volume della mia tavola wave “un Ab plus 90 litri Tidal “ di apprezzare tutte le caratteristiche di questa vela on shore. Surfare in back side con la Bash è un gioco da ragazzi, le riserva di potenza che la vela ha è di grande aiuto. In queste condizioni, dove spesso l’onda, se grande, attenua l’intensità del vento stesso, rendendo il surf in back side un po’ difficoltoso. Con questa vela on shore ci si spinge sino al lip dell’onda, chiudendo con facilità anche degli aerial back side degni di nota.
Nei salti la Bash è sempre ben bilanciata ed una volta impostata la manovra si lascia condurre per tutta la rotazione in maniera naturale e senza troppi sforzi. Anche usandola come vela da acqua piatta e vento forte non delude. Il taglio della base ed il boma corto le conferiscono un ottima manovrabilità,unita alla buona velocità che riesce a sprigionare, renderà felici i più smaliziati freeryde, mentre i freestyle più incalliti, la potranno usare senza limitazioni per le loro evoluzioni , anche quelle più radicali.
Consigli per un coretto trim della vela :
Come già in precedenza riportato, per far rendere al meglio la Bash 4.5 09 è opportuno utilizzare l’albero consigliato, lo short 370. Personalmente ho utilizzato il 100%, ma vi garantisco che, anche usando un 65% carbon, sempre short, le prestazioni sono più che ottime. Su questa vela ho provato anche altri alberi di marche diverse. Ho riscontrato che la challenger ha fatto si che le proprie vele possano funzionare anche con alberi di marche diverse: a patto che abbiano la stessa curvatura.
Una volta finito di cazzare il carica basso, montate il boma e regolatelo provvisoriamente, ora cazzate completamente di carica basso fino a che le due stecche sulla penna non si allentano “utilizzate questa configurazione in giornate di vento medio” ora tocca al boma: regolate la bugna cazzandola in modo che la vela non arrivi a toccare il terminale del boma è bene lasciare un pochino di grasso alla vela solo cosi potrà sventare in modo coretto, ma senza esagerare con la tensione
Solo in questo modo le vela potrà twistare liberamente mantenendo sempre il centro velico nella sua posizione ottimale.
Commento by Viking.
Anche il sottoscritto ha avuto modo di provare la Bash 4.5 2009 lo stesso giorno e devo dire che rispetto alle Bash degli anni precedenti, quest'ultima mi ha dato delle sensazioni completamente nuove. Innanzitutto mi è sembrata molto stabile sia in andatura, ma soprattutto in surfata, ove la sensazione di maneggevolezza e fluidità sulle onde è stata quasi totale. Infatti anche se la 4.5 Bash 2009 conferma di essere una ottima vela per condizioni di vento e onda on shore,come del resto tutte quelle della serie, si è rivelata altrettanto valida in condizione off-shore, dove è importante avere una vela che "non strappi" e che mantenga il suo bilanciamento, evitando così di perdere velocità nei bottom turns.
Anche nei salti e nelle rotazioni la vela rimane piuttosto stabile e neutra, consentendo di chiudere le manovre, seppur non completamente, in assoluta sicurezza. L'abbinamento poi con alberi skinny full carbon, meglio ancora se consigliati dalla casa, è, a mio avviso scelta pressochè obbligata per garantire alla vela una eccellente accelerazione in planata, maneggevolezza e prestazioni in linea, anche in acqua piatta.
I materiali, infine, sono, a differenza di quelli degli anni precedenti, decisamente migliorati sia sotto il profilo della qualità e della robustezza, in particolare le cuciture e il mono film, collocando questo tipo di vela tra le migliori del mercato. Unica pecca, la scelta dei colori, il cui abbinamento non mi ha particolarmente entusiasmato, e che poteva essere sicuramente migliorato.
Misure Bash 2009 4.1 - 4.5 - 4.7 - 5.0 - 5.3 - 5.7
Alberi consigliati per BASH, CHALLENGER SHORT+ 100% e NEEDLE+ 100%.
Per tutte le info sui prodotti Challengersails, ciccate sù www.challengersals.com.
Special Tanks: AB Plus Board AL 360 Boma carbon e pinne,windghear mute.

Le vele della collezione C:09, prodotte dalla veleria di Senigallia, sono state ridisegnate totalmente da Cesare Cantagalli, il quale le ha rese esteticamente ancora più belle; inoltre, durante tutto l’inverno, le vele sono state provate a fondo dai ragazzi del team nei vari spot italiani ed internazionali. A seguito di ciò sono state apportate delle importanti variazioni a livello strutturale e funzionale su tutti i modelli presenti in catalogo.

Le modifiche più evidenti di quest’anno sono le seguenti: le prime due stecche partendo dalla base della vela rispetto al modello 08, sono più morbide, e di conseguenza ora la vela è meno rigida e meno fisica con vento leggero. E’ stato aumentato il twist della vela, per far si che in condizioni di forte in velatura, le già ottime doti di controllo venissero ulteriormente ottimizzate. Armando la vele ci si rende conto che, applicando una modesta tensione di carica basso, la balumina apre molto di più rispetto al mod 08.

L’aumento del twist della balumina non deve trarre in inganno, il velaio ha lasciato nella parte bassa della vela un minimo di grasso per favorire lo spunto in planata, caratteristica tipica delle vele on shore. Nuovo anche il mono film, che nella collezione 09 non’è più colorato su tutta la vela, la porzione di x-ply colorato è stata ridotta e mantenuta solo nella zona esterna e bassa , donando un piacevole effetto grafico. Nella zona della finestra è stato utilizzato un tipo di x-ply con tramatura più larga e trasparente, questo per favorire la visibilità in manovra .

Anche l’anti break “sempre in termoform” ha subito qualche miglioria, finalmente è stato modificato il sistema di chiusura. Con il modello 09 è scongiurato il rischio di navigare con il paracolpi aperto, che oltre a creare intralcio in virata è brutto esteticamente.

Per testare questa vela ho dovuto macinare qualche km, ma alla fine credo di essere sicuro di questo test al 99%. Lo spot wave prescelto è stato Termoli che, si sa, quando la tramontana soffia bella decisa, regala ottime condizioni side off….ma qui viene il bello!!

Arrivato sullo spot mi sono reso conto che le condizioni non erano proprio side off, il vento era bello deciso, ma la direzione era on shore, e quindi la scelta è caduta proprio sulla Bash 4.5 vela on shore!! La k.onda 5.0-09 che avevo portato come seconda vela da testare, era troppo grande, quindi grazie al vento da mare ho potuto testare ben benino questa 4.5 da wave,.

Per il test ho utilizzato lo short 370 100% Carbon, albero consigliato dalla veleria ed utilizzato anche dal velaio per progettare le nuove Bash, il cui utilizzo garantisce le massime prestazioni della vela. Armare la Bash 09 è un gioco da ragazzi. L’albero scivola nella tasca d’albero senza fare troppo attrito; ciò è possibile grazie alla fettuccia in dacron posizionata internamente alla tasca. Questo piccolo accorgimento preserva la tasca d’albero da strappi causati dal continuo inserimento del l’albero stesso, che spesso con il tempo lacera le cuciture, causando strappi improvvisi proprio alla tasca d’albero.

Una volta finito di armare la vela mi precipito in acqua. La prima sensazione che ho avuto è stata di avere fra le mani una vela bella potente, la mia sensazione è stata confermata dal fatto che i miei amici più magrolini usano vele comprese fra 4.7e le 5.0. Continuo a surfare incurante delle raffiche che fuori dal porto sono ben oltre i 30 nodi. Viro e cerco di surfare qualche onda, convinto che tutta quella potenza non sia proprio il massimo in surfata, ma dopo un paio di bottom turn mi devo ricredere, la vela, nonostante sia potente, mantiene una grande stabilità sia in andatura che in surfata.

Il vento da mare mi ha permesso anche grazie al volume della mia tavola wave “un Ab plus 90 litri Tidal “ di apprezzare tutte le caratteristiche di questa vela on shore. Surfare in back side con la Bash è un gioco da ragazzi, le riserva di potenza che la vela ha è di grande aiuto. In queste condizioni, dove spesso l’onda, se grande, attenua l’intensità del vento stesso, rendendo il surf in back side un po’ difficoltoso. Con questa vela on shore ci si spinge sino al lip dell’onda, chiudendo con facilità anche degli aerial back side degni di nota.
Nei salti la Bash è sempre ben bilanciata ed una volta impostata la manovra si lascia condurre per tutta la rotazione in maniera naturale e senza troppi sforzi. Anche usandola come vela da acqua piatta e vento forte non delude. Il taglio della base ed il boma corto le conferiscono un ottima manovrabilità,unita alla buona velocità che riesce a sprigionare, renderà felici i più smaliziati freeryde, mentre i freestyle più incalliti, la potranno usare senza limitazioni per le loro evoluzioni , anche quelle più radicali.
Consigli per un coretto trim della vela :
Come già in precedenza riportato, per far rendere al meglio la Bash 4.5 09 è opportuno utilizzare l’albero consigliato, lo short 370. Personalmente ho utilizzato il 100%, ma vi garantisco che, anche usando un 65% carbon, sempre short, le prestazioni sono più che ottime. Su questa vela ho provato anche altri alberi di marche diverse. Ho riscontrato che la challenger ha fatto si che le proprie vele possano funzionare anche con alberi di marche diverse: a patto che abbiano la stessa curvatura.
Una volta finito di cazzare il carica basso, montate il boma e regolatelo provvisoriamente, ora cazzate completamente di carica basso fino a che le due stecche sulla penna non si allentano “utilizzate questa configurazione in giornate di vento medio” ora tocca al boma: regolate la bugna cazzandola in modo che la vela non arrivi a toccare il terminale del boma è bene lasciare un pochino di grasso alla vela solo cosi potrà sventare in modo coretto, ma senza esagerare con la tensione
Solo in questo modo le vela potrà twistare liberamente mantenendo sempre il centro velico nella sua posizione ottimale.
Commento by Viking.
Anche il sottoscritto ha avuto modo di provare la Bash 4.5 2009 lo stesso giorno e devo dire che rispetto alle Bash degli anni precedenti, quest'ultima mi ha dato delle sensazioni completamente nuove. Innanzitutto mi è sembrata molto stabile sia in andatura, ma soprattutto in surfata, ove la sensazione di maneggevolezza e fluidità sulle onde è stata quasi totale. Infatti anche se la 4.5 Bash 2009 conferma di essere una ottima vela per condizioni di vento e onda on shore,come del resto tutte quelle della serie, si è rivelata altrettanto valida in condizione off-shore, dove è importante avere una vela che "non strappi" e che mantenga il suo bilanciamento, evitando così di perdere velocità nei bottom turns.
Anche nei salti e nelle rotazioni la vela rimane piuttosto stabile e neutra, consentendo di chiudere le manovre, seppur non completamente, in assoluta sicurezza. L'abbinamento poi con alberi skinny full carbon, meglio ancora se consigliati dalla casa, è, a mio avviso scelta pressochè obbligata per garantire alla vela una eccellente accelerazione in planata, maneggevolezza e prestazioni in linea, anche in acqua piatta.
I materiali, infine, sono, a differenza di quelli degli anni precedenti, decisamente migliorati sia sotto il profilo della qualità e della robustezza, in particolare le cuciture e il mono film, collocando questo tipo di vela tra le migliori del mercato. Unica pecca, la scelta dei colori, il cui abbinamento non mi ha particolarmente entusiasmato, e che poteva essere sicuramente migliorato.
Misure Bash 2009 4.1 - 4.5 - 4.7 - 5.0 - 5.3 - 5.7
Alberi consigliati per BASH, CHALLENGER SHORT+ 100% e NEEDLE+ 100%.
Per tutte le info sui prodotti Challengersails, ciccate sù www.challengersals.com.
Special Tanks: AB Plus Board AL 360 Boma carbon e pinne,windghear mute.
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