lunedì 8 dicembre 2008

XRAY TALENT FACTORY 2012

XRAY TALENT FACTORY 2012

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DAL 26 GIUGNO AL 1° LUGLIA A TAlAMONE LA SESTA EDIZIONE 
Dal: 26/06/2012 al: 01/07/2012

Riparte la caccia ai talenti del windsurf italiano. L’Associazione Sportiva XRay di Raimondo Gasperini ed il suo team sono pronti per la edizione 2012 dell’XRay Talent Factory a Talamone, lo stage di windsurf acrobatico più importante a livello nazionale e non solo. 
La location è quella di Talamone.
Quando? Dal 26 Giugno al 1 Luglio.
Dedicato ai ragazzi dai 12 ai 24 anni, l’XRay Talent Factory ha scoperto, nel tempo, atleti del valore di Gabriele Varrucciu, campione italiano di freestyle 2010, Nicola Spadea, nel giro del circuito europeo EFTP e mondiale PWA, Marco Vinante, un top-5 nazionale di grande avvenire, Alvin Panzera, campione nazionale di freestyle cat. Super Grommets, Francesco Cappuzzo, campione nazionale di freestyle cat. Grommets, Annamaria Zollet, campionessa nazionale femminile di freestyle nel 2009, oltre a tanti altri giovani pronti a sbarcare nel circuito internazionale.
LEGGI QUI TUTTE LE INFO: http://www.raimondogasperini.com/2012/03/xray-talent-factory-2012/

La regia, come sempre, è di Raimondo Gasperini, pluricampione italiano e primo grande promotore della disciplina del nostro Paese. nel 2011, a 44 anni, ha conquistato il terzo posto nel campionato italiano wave, il nono nel campionato italiano freestyle, oltre alla fantastica performance nella tappa mondiale del PWA di Poderdorf in Austria dove ha eliminato giovani emergenti salvo poi essere eliminato dal poi vincitore Taty Frans meritandosi l’appellativo di “The Living Legend” sul sito ufficiale del PWA.
Questi risultati, uniti al grande lavoro di promozione del windsurf in eventi come l’Italia Surf Expo di Santa Marinella (Roma), il San Teodoro E-Vento (Sardegna), il Salone del Mare e della Nautica - Big Blu (Fiera di Roma), l’XRay Forward Camp a Jericoacoara (Brasile), lo hanno incoronato, lo scorso anno, Waterman of the Year. Premio che lo ha pian piano esposto ad una enorme visibilità mediatica, mai avuta dal windsurf negli ultimi anni. 
Un nome che è ormai una vera e propria garanzia, per giovani atleti e per i genitori che a lui affidano i ragazzi da formare. Perché l’XRay Talent Factory non è solo una scuola di freestyle, ma l’obiettivo è quello di educare i giovani allo spirito di aggregazione che lo sport si prefigge di raggiungere.
Educazione, rispetto per l’ambiente e per i compagni, e tanta azione! Con corsi dedicati alle differenti abilità dei partecipanti, lezioni teoriche, video clinic, lezioni in acqua, esibizioni e utilizzo delle nuove tecnologie per sopperire alla mancanza di condizione di vento e onde come il Grinch Winch.

sabato 29 novembre 2008

Bash 4.5 2009 scritto da Roberto Da costa foto A. Getuli e A.Ragazzi



Eccomi nuovamente on line per un il nuovo test. Questa volta ho testato la nuova Bash 2009, vela wave on shore della challengersails. La misura da me testata è la 4.5, misura che solitamente non fa parte del mio set di vele, ma che come vedremo più avanti si è rivelata una validissima alternativa alla mia K.onda 4.7 …tanto da farmi pensare di cambiare le misure di tutto il set.

Le vele della collezione C:09, prodotte dalla veleria di Senigallia, sono state ridisegnate totalmente da Cesare Cantagalli, il quale le ha rese esteticamente ancora più belle; inoltre, durante tutto l’inverno, le vele sono state provate a fondo dai ragazzi del team nei vari spot italiani ed internazionali. A seguito di ciò sono state apportate delle importanti variazioni a livello strutturale e funzionale su tutti i modelli presenti in catalogo.

Le modifiche più evidenti di quest’anno sono le seguenti: le prime due stecche partendo dalla base della vela rispetto al modello 08, sono più morbide, e di conseguenza ora la vela è meno rigida e meno fisica con vento leggero. E’ stato aumentato il twist della vela, per far si che in condizioni di forte in velatura, le già ottime doti di controllo venissero ulteriormente ottimizzate. Armando la vele ci si rende conto che, applicando una modesta tensione di carica basso, la balumina apre molto di più rispetto al mod 08.

L’aumento del twist della balumina non deve trarre in inganno, il velaio ha lasciato nella parte bassa della vela un minimo di grasso per favorire lo spunto in planata, caratteristica tipica delle vele on shore. Nuovo anche il mono film, che nella collezione 09 non’è più colorato su tutta la vela, la porzione di x-ply colorato è stata ridotta e mantenuta solo nella zona esterna e bassa , donando un piacevole effetto grafico. Nella zona della finestra è stato utilizzato un tipo di x-ply con tramatura più larga e trasparente, questo per favorire la visibilità in manovra .

Anche l’anti break “sempre in termoform” ha subito qualche miglioria, finalmente è stato modificato il sistema di chiusura. Con il modello 09 è scongiurato il rischio di navigare con il paracolpi aperto, che oltre a creare intralcio in virata è brutto esteticamente.

Per testare questa vela ho dovuto macinare qualche km, ma alla fine credo di essere sicuro di questo test al 99%. Lo spot wave prescelto è stato Termoli che, si sa, quando la tramontana soffia bella decisa, regala ottime condizioni side off….ma qui viene il bello!!

Arrivato sullo spot mi sono reso conto che le condizioni non erano proprio side off, il vento era bello deciso, ma la direzione era on shore, e quindi la scelta è caduta proprio sulla Bash 4.5 vela on shore!! La k.onda 5.0-09 che avevo portato come seconda vela da testare, era troppo grande, quindi grazie al vento da mare ho potuto testare ben benino questa 4.5 da wave,.

Per il test ho utilizzato lo short 370 100% Carbon, albero consigliato dalla veleria ed utilizzato anche dal velaio per progettare le nuove Bash, il cui utilizzo garantisce le massime prestazioni della vela. Armare la Bash 09 è un gioco da ragazzi. L’albero scivola nella tasca d’albero senza fare troppo attrito; ciò è possibile grazie alla fettuccia in dacron posizionata internamente alla tasca. Questo piccolo accorgimento preserva la tasca d’albero da strappi causati dal continuo inserimento del l’albero stesso, che spesso con il tempo lacera le cuciture, causando strappi improvvisi proprio alla tasca d’albero.

Una volta finito di armare la vela mi precipito in acqua. La prima sensazione che ho avuto è stata di avere fra le mani una vela bella potente, la mia sensazione è stata confermata dal fatto che i miei amici più magrolini usano vele comprese fra 4.7e le 5.0. Continuo a surfare incurante delle raffiche che fuori dal porto sono ben oltre i 30 nodi. Viro e cerco di surfare qualche onda, convinto che tutta quella potenza non sia proprio il massimo in surfata, ma dopo un paio di bottom turn mi devo ricredere, la vela, nonostante sia potente, mantiene una grande stabilità sia in andatura che in surfata.

Il vento da mare mi ha permesso anche grazie al volume della mia tavola wave “un Ab plus 90 litri Tidal “ di apprezzare tutte le caratteristiche di questa vela on shore. Surfare in back side con la Bash è un gioco da ragazzi, le riserva di potenza che la vela ha è di grande aiuto. In queste condizioni, dove spesso l’onda, se grande, attenua l’intensità del vento stesso, rendendo il surf in back side un po’ difficoltoso. Con questa vela on shore ci si spinge sino al lip dell’onda, chiudendo con facilità anche degli aerial back side degni di nota.

Nei salti la Bash è sempre ben bilanciata ed una volta impostata la manovra si lascia condurre per tutta la rotazione in maniera naturale e senza troppi sforzi. Anche usandola come vela da acqua piatta e vento forte non delude. Il taglio della base ed il boma corto le conferiscono un ottima manovrabilità,unita alla buona velocità che riesce a sprigionare, renderà felici i più smaliziati freeryde, mentre i freestyle più incalliti, la potranno usare senza limitazioni per le loro evoluzioni , anche quelle più radicali.

Consigli per un coretto trim della vela :

Come già in precedenza riportato, per far rendere al meglio la Bash 4.5 09 è opportuno utilizzare l’albero consigliato, lo short 370. Personalmente ho utilizzato il 100%, ma vi garantisco che, anche usando un 65% carbon, sempre short, le prestazioni sono più che ottime. Su questa vela ho provato anche altri alberi di marche diverse. Ho riscontrato che la challenger ha fatto si che le proprie vele possano funzionare anche con alberi di marche diverse: a patto che abbiano la stessa curvatura.

Una volta finito di cazzare il carica basso, montate il boma e regolatelo provvisoriamente, ora cazzate completamente di carica basso fino a che le due stecche sulla penna non si allentano “utilizzate questa configurazione in giornate di vento medio” ora tocca al boma: regolate la bugna cazzandola in modo che la vela non arrivi a toccare il terminale del boma è bene lasciare un pochino di grasso alla vela solo cosi potrà sventare in modo coretto, ma senza esagerare con la tensione

Solo in questo modo le vela potrà twistare liberamente mantenendo sempre il centro velico nella sua posizione ottimale.

Commento by Viking.
Anche il sottoscritto ha avuto modo di provare la Bash 4.5 2009 lo stesso giorno e devo dire che rispetto alle Bash degli anni precedenti, quest'ultima mi ha dato delle sensazioni completamente nuove. Innanzitutto mi è sembrata molto stabile sia in andatura, ma soprattutto in surfata, ove la sensazione di maneggevolezza e fluidità sulle onde è stata quasi totale. Infatti anche se la 4.5 Bash 2009 conferma di essere una ottima vela per condizioni di vento e onda on shore,come del resto tutte quelle della serie, si è rivelata altrettanto valida in condizione off-shore, dove è importante avere una vela che "non strappi" e che mantenga il suo bilanciamento, evitando così di perdere velocità nei bottom turns.

Anche nei salti e nelle rotazioni la vela rimane piuttosto stabile e neutra, consentendo di chiudere le manovre, seppur non completamente, in assoluta sicurezza. L'abbinamento poi con alberi skinny full carbon, meglio ancora se consigliati dalla casa, è, a mio avviso scelta pressochè obbligata per garantire alla vela una eccellente accelerazione in planata, maneggevolezza e prestazioni in linea, anche in acqua piatta.

I materiali, infine, sono, a differenza di quelli degli anni precedenti, decisamente migliorati sia sotto il profilo della qualità e della robustezza, in particolare le cuciture e il mono film, collocando questo tipo di vela tra le migliori del mercato. Unica pecca, la scelta dei colori, il cui abbinamento non mi ha particolarmente entusiasmato, e che poteva essere sicuramente migliorato.

Misure Bash 2009 4.1 - 4.5 - 4.7 - 5.0 - 5.3 - 5.7

Alberi consigliati per BASH, CHALLENGER SHORT+ 100% e NEEDLE+ 100%.

Per tutte le info sui prodotti Challengersails, ciccate sù www.challengersals.com.

Special Tanks: AB Plus Board AL 360 Boma carbon e pinne,windghear mute.

giovedì 20 novembre 2008

XRAY TALENT FACTORY 2012

XRAY TALENT FACTORY 2012

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DAL 26 GIUGNO AL 1° LUGLIA A TAlAMONE LA SESTA EDIZIONE 
Dal: 26/06/2012 al: 01/07/2012

Riparte la caccia ai talenti del windsurf italiano. L’Associazione Sportiva XRay di Raimondo Gasperini ed il suo team sono pronti per la edizione 2012 dell’XRay Talent Factory a Talamone, lo stage di windsurf acrobatico più importante a livello nazionale e non solo. 
La location è quella di Talamone.
Quando? Dal 26 Giugno al 1 Luglio.
Dedicato ai ragazzi dai 12 ai 24 anni, l’XRay Talent Factory ha scoperto, nel tempo, atleti del valore di Gabriele Varrucciu, campione italiano di freestyle 2010, Nicola Spadea, nel giro del circuito europeo EFTP e mondiale PWA, Marco Vinante, un top-5 nazionale di grande avvenire, Alvin Panzera, campione nazionale di freestyle cat. Super Grommets, Francesco Cappuzzo, campione nazionale di freestyle cat. Grommets, Annamaria Zollet, campionessa nazionale femminile di freestyle nel 2009, oltre a tanti altri giovani pronti a sbarcare nel circuito internazionale.
LEGGI QUI TUTTE LE INFO: http://www.raimondogasperini.com/2012/03/xray-talent-factory-2012/

La regia, come sempre, è di Raimondo Gasperini, pluricampione italiano e primo grande promotore della disciplina del nostro Paese. nel 2011, a 44 anni, ha conquistato il terzo posto nel campionato italiano wave, il nono nel campionato italiano freestyle, oltre alla fantastica performance nella tappa mondiale del PWA di Poderdorf in Austria dove ha eliminato giovani emergenti salvo poi essere eliminato dal poi vincitore Taty Frans meritandosi l’appellativo di “The Living Legend” sul sito ufficiale del PWA.
Questi risultati, uniti al grande lavoro di promozione del windsurf in eventi come l’Italia Surf Expo di Santa Marinella (Roma), il San Teodoro E-Vento (Sardegna), il Salone del Mare e della Nautica - Big Blu (Fiera di Roma), l’XRay Forward Camp a Jericoacoara (Brasile), lo hanno incoronato, lo scorso anno, Waterman of the Year. Premio che lo ha pian piano esposto ad una enorme visibilità mediatica, mai avuta dal windsurf negli ultimi anni. 
Un nome che è ormai una vera e propria garanzia, per giovani atleti e per i genitori che a lui affidano i ragazzi da formare. Perché l’XRay Talent Factory non è solo una scuola di freestyle, ma l’obiettivo è quello di educare i giovani allo spirito di aggregazione che lo sport si prefigge di raggiungere.
Educazione, rispetto per l’ambiente e per i compagni, e tanta azione! Con corsi dedicati alle differenti abilità dei partecipanti, lezioni teoriche, video clinic, lezioni in acqua, esibizioni e utilizzo delle nuove tecnologie per sopperire alla mancanza di condizione di vento e onde come il Grinch Winch.

martedì 18 novembre 2008

martedì 4 novembre 2008

XRAY TALENT FACTORY 2012

XRAY TALENT FACTORY 2012

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DAL 26 GIUGNO AL 1° LUGLIA A TAlAMONE LA SESTA EDIZIONE 
Dal: 26/06/2012 al: 01/07/2012
Riparte la caccia ai talenti del windsurf italiano. L’Associazione Sportiva XRay di Raimondo Gasperini ed il suo team sono pronti per la edizione 2012 dell’XRay Talent Factory a Talamone, lo stage di windsurf acrobatico più importante a livello nazionale e non solo. 
La location è quella di Talamone.
Quando? Dal 26 Giugno al 1 Luglio.
Dedicato ai ragazzi dai 12 ai 24 anni, l’XRay Talent Factory ha scoperto, nel tempo, atleti del valore di Gabriele Varrucciu, campione italiano di freestyle 2010, Nicola Spadea, nel giro del circuito europeo EFTP e mondiale PWA, Marco Vinante, un top-5 nazionale di grande avvenire, Alvin Panzera, campione nazionale di freestyle cat. Super Grommets, Francesco Cappuzzo, campione nazionale di freestyle cat. Grommets, Annamaria Zollet, campionessa nazionale femminile di freestyle nel 2009, oltre a tanti altri giovani pronti a sbarcare nel circuito internazionale.
LEGGI QUI TUTTE LE INFO: http://www.raimondogasperini.com/2012/03/xray-talent-factory-2012/
La regia, come sempre, è di Raimondo Gasperini, pluricampione italiano e primo grande promotore della disciplina del nostro Paese. nel 2011, a 44 anni, ha conquistato il terzo posto nel campionato italiano wave, il nono nel campionato italiano freestyle, oltre alla fantastica performance nella tappa mondiale del PWA di Poderdorf in Austria dove ha eliminato giovani emergenti salvo poi essere eliminato dal poi vincitore Taty Frans meritandosi l’appellativo di “The Living Legend” sul sito ufficiale del PWA.
Questi risultati, uniti al grande lavoro di promozione del windsurf in eventi come l’Italia Surf Expo di Santa Marinella (Roma), il San Teodoro E-Vento (Sardegna), il Salone del Mare e della Nautica - Big Blu (Fiera di Roma), l’XRay Forward Camp a Jericoacoara (Brasile), lo hanno incoronato, lo scorso anno, Waterman of the Year. Premio che lo ha pian piano esposto ad una enorme visibilità mediatica, mai avuta dal windsurf negli ultimi anni. 
Un nome che è ormai una vera e propria garanzia, per giovani atleti e per i genitori che a lui affidano i ragazzi da formare. Perché l’XRay Talent Factory non è solo una scuola di freestyle, ma l’obiettivo è quello di educare i giovani allo spirito di aggregazione che lo sport si prefigge di raggiungere.
Educazione, rispetto per l’ambiente e per i compagni, e tanta azione! Con corsi dedicati alle differenti abilità dei partecipanti, lezioni teoriche, video clinic, lezioni in acqua, esibizioni e utilizzo delle nuove tecnologie per sopperire alla mancanza di condizione di vento e onde come il Grinch Winch.

domenica 12 ottobre 2008

PROVA TAVOLE THOMMEN1 RS 67 e 84





Premetto che fare un test non è mai cosa facile, come giustamente scritto dal mio caro amico Roby “Brazil” Da Costa, e si corre anche il rischio di dare informazioni sbagliate in quanto le valutazioni non possono che essere molto personali; è chiaro quindi che quanto scrivo è frutto della mia piccola esperienza di anziano (!!) regatante, direi poco più che amatoriale, e non pretendo di dare consigli a nessuno, né tantomeno di paragonare tavole dei vari “brands”, soprattutto nell’ambito della categoria delle tavole slalom, la quale di per se è già molto competitiva ed agguerrita.

Iniziamo col dire come le tavole T1 RS 67 e 84 mi sono state consegnate direttamente dall’importatore Thommen1 per l’Italia, il gentile e preparatissimo Andrea Bargi, e che tali tavole, come del resto tutta la nuova produzione Thommen, benché annunciate per il 2008 in realtà sono andate in produzione in ritardo a causa della proverbiale maniacalità per i particolari dello shaper/owner Peter Thommen (chi bazzica il windsurf da almeno 20 anni capisce di chi stò parlando…per gli altri basti dire che se l’accoppiata F2/Dunkerbeck ,insieme o separati, hanno vinto tanto nei passati 15 anni lo devono proprio a questo signore ora Maui resident); pertanto questa che vi presento è la produzione slalom per il 2009.

A TERRA
Grafica molto sobria e carbonio a vista per il logo T1 davanti ai pads posteriori e per le scritte Thommen sui rails…
Le tavole vengono vendute con relative sacche super imbottite e strarifinite, ottime pinne da slalom in G10 (Kai Hopf design), che non devono essere sostituite, e footstraps di prim’ordine; ciò, unito alla costruzione full carbon di cui sotto, determina chiaramente un prezzo di poco superiore agli slalom delle altre case, i quali però necessitano poi dell’acquisto separato di sacca (almeno 70/80 € se buona) e di pinna race seria (nella migliore delle ipotesi altri 250€ vedi Deboichet)…

CARATTERISTICHE
“No bullshit” direbbero gli americani… cioè niente technora o altre diavolerie e schifezze varie che si sentono in giro; le tavole sono 100% carbonio anzi CarboX…in più sono ricoperte di una pellicola chiamata “Revo Skin” che unitamente alle “T stringers”. ovvero stringhe di carbonio sapientemente posizionate nei punti giusti, irrigidiscono ulteriormente la struttura…..ovvero le tavole, grazie al tipo di costruzione composita figlia di un ingegnere guarda caso tricolore, oltre ad essere belle e leggere resistono alla maggior parte delle botte causate dal boma e/o dall’albero; una garanzia di durata in più oltre a quella annuale del costruttore.

Altra innovativa ed esclusiva caratteristica delle T1 riguarda la valvola di pressione interna della tavola…è automatica…cioè non bisogna svitare né avvitare nulla, c’è una membrana interna che fà tutto da sola… Vi assicuro che funziona visto che le tavole le ho portate ad agosto con me a Rodi in aereo e senza che succedesse nulla; per cui scordatevi incidenti e danni dovuti a valvole dimenticate aperte prima di entrate in acqua o, molto peggio, dimenticate chiuse in aereo.

Veniamo ora alla cosa più importante…LA CARENA:
questa e' a V verso prua per poi, gradualmente, a centro tavola, iniziare ad essere concava e diventare biconcava nella zona al di sotto delle straps; finisce poi di nuovo a V in prossimità dei famigerati scalini (onnipresenti sugli slalom) che rendono la poppa più manovriera in strambata lasciando nello stesso tempo maggiore appoggio alla tavola ed un migliore deflusso dell’acqua in andatura.
Tutto ciò permette velocità elevatissime e massimo confort in strambata quando bisogna cercare di aggredire la boa senza lasciare spazio all’interno.
Come preannunciato le tavole da me scelte per le regate slalom dell’anno in corso (se ne possono registrare solo 2 oltre a 4 vele) sono il modello RS 67 (111 litri, lunghezza 239 cm, larghezza 67,5 cm, pinna da 38 cm per vele dalla 6 alla 8 mq.) e il modello RS 84 (133 litri, lunghezza 239, larghezza 84,5 cm, pinna da 48 cm per vele dalla 8
alla 10 mq.)

IN ACQUA
Cosa dire……io sono entusiasta…….con l’RS 67 ho guadagnato puliti puliti almeno 2 nodi di velocità in più sul GPS rispetto alla tavola omologa che utilizzavo prima, e ciò solo dopo poche uscite di prova…..per cui……
Sgombriamo quindi subito il campo da dubbi; queste tavole non sono per un uso freeride (per questo, per gli interessati, ci sono i Cross X o Fast X sempre T1), bensì sono dei veri slalom di razza….basta sfilarli dalle bellissime sacche per capire di avere a che fare con dei veri purosangue…non per nulla sono stati sviluppati insieme al “Capo”, al secolo Bjoern Dunkerbeck…pesano poco e l’outline compatto, quasi morbido ed estremamente armonico tradisce una sensazione di facilità che inganna; basta mettere per la prima volta piede su una delle tavole per capire che il gioco è duro, molto duro, direi quasi serio se non fosse che il nostro è lo sport più bello e divertente del mondo.
La partenza, soprattutto del 67, è bruciante e, in caso di vento limite bastano due pompate e la tavola entra subito in planata quasi sorprendendo il surfer; io le ho provate con venti dai 14 ai 25 nodi a Rodi (Meltemi docet) con acqua piatta o con chop e le mie sensazioni sono sempre state le stesse: velocità altissime verso limiti che non credo di essere riuscito a raggiungere dato il mio livello.
Al traverso sono dei missili e si controllano benissimo con alti standard di confort, al lasco sono mostruose e mostrano tutta la loro tecnicità e fisicità……devo dire che spesso mi sono anche spaventato soprattutto sovrainvelato (me lo leverò mai stò vizio???....), con molto vento e chop paventando catapulte che invece non sono arrivate; le tavole, soprattutto il 67 chiaramente, sono incollate all’acqua e raramente, solo a causa di mie esitazioni in conduzione, si sono imbizzarrite avendo delle pinne notevolissime che funzionano in maniera fantastica (spin out dimenticati del tutto).
Per ciò che riguarda la bolina, andatura di certo non gradita dagli slalom, non ho mai avuto problemi e mi sono sembrate tavole ottime e più che adeguate al compito richiesto, mentre ho notato una buonissima predisposizione a passare eventuali buchi di vento e ciò, chiaramente, in misura maggiore nell’RS84.
In strambata necessitano di una conduzione precisa e pulita, e basta una corretta pressione sul punto giusto del bordo per ottenere il raggio di strambata desiderato uscendo dalla manovra alla medesima velocità d’entrata; lo stesso dicasi per la virata, certo inutile su tali tavole, ma che comunque è risultata facile e veloce…
In definitiva mi sono fatto l’idea di slalom purissimi, senza compromessi, eccezionalmente veloci ed entusiasmanti…..assolutamente da consigliare a tutti quei surfers a cui piace correre sull’acqua ma che nello stesso tempo amano utilizzare un prodotto estremamente tecnico ed all’avanguardia.
Direi pertanto che è stato fatto veramente un ottimo lavoro e non vedo l’ora di provare le tavole alle prossime regate.
A presto.
Cristiano “Cricco” Siringo - ITA512
P.S.: Se mi incontrate in giro non fatevi scrupoli e scroccatemi un paio di bordi….sarà mio piacere farvi provare le Thommen1.


ALTRE MISURE DISPONIBILI (oltre quelle testate):
RS 54 241,5 x 54,5 83 lt pinna 30 cm vele – di 6,5 mq
RS 59 241,5 x 58,5 93 lt pinna 32 cm vele – di 7,2 mq
RS 74 239 x 73,5 123 lt pinna 44 cm vele da 7 a 9,5 mq

Per info sui prodotti 2009 visitate il sito www.thommen1.com, oppure contattate l’importatore italiano Andrea Bargi al cell. 338.1457462.

Per praticare windsurf a Trevignano, Roma o nel Lazio segui l'onda attraverso i nostri portali

LA RIVISTA: www.mulotv.com - Scrivi i tuoi articoli sul windsurf non solo su Roma - Noi li pubblichiamo - Unisciti ad Andrea Nesi, Federico (detto Fedenex), Roberto Da Costa, Cris, Agnese e tanti altri.
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LA SCUOLA: www.sch2o.it se vivi a Roma o vicino Roma o comunque nel Lazio e pratichi il windsurf o vuoi imparare presso una scuola, clicca sul sito della nostra scuola

martedì 9 settembre 2008

SCUOLA DI WINDSURF - XRAY TALENT FACTORY

XRAY TALENT FACTORY 2012

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DAL 26 GIUGNO AL 1° LUGLIA A TAlAMONE LA SESTA EDIZIONE 
Dal: 26/06/2012 al: 01/07/2012
Riparte la caccia ai talenti del windsurf italiano. L’Associazione Sportiva XRay di Raimondo Gasperini ed il suo team sono pronti per la edizione 2012 dell’XRay Talent Factory a Talamone, lo stage di windsurf acrobatico più importante a livello nazionale e non solo. 
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Quando? Dal 26 Giugno al 1 Luglio.
Dedicato ai ragazzi dai 12 ai 24 anni, l’XRay Talent Factory ha scoperto, nel tempo, atleti del valore di Gabriele Varrucciu, campione italiano di freestyle 2010, Nicola Spadea, nel giro del circuito europeo EFTP e mondiale PWA, Marco Vinante, un top-5 nazionale di grande avvenire, Alvin Panzera, campione nazionale di freestyle cat. Super Grommets, Francesco Cappuzzo, campione nazionale di freestyle cat. Grommets, Annamaria Zollet, campionessa nazionale femminile di freestyle nel 2009, oltre a tanti altri giovani pronti a sbarcare nel circuito internazionale.
LEGGI QUI TUTTE LE INFO: http://www.raimondogasperini.com/2012/03/xray-talent-factory-2012/
La regia, come sempre, è di Raimondo Gasperini, pluricampione italiano e primo grande promotore della disciplina del nostro Paese. nel 2011, a 44 anni, ha conquistato il terzo posto nel campionato italiano wave, il nono nel campionato italiano freestyle, oltre alla fantastica performance nella tappa mondiale del PWA di Poderdorf in Austria dove ha eliminato giovani emergenti salvo poi essere eliminato dal poi vincitore Taty Frans meritandosi l’appellativo di “The Living Legend” sul sito ufficiale del PWA.
Questi risultati, uniti al grande lavoro di promozione del windsurf in eventi come l’Italia Surf Expo di Santa Marinella (Roma), il San Teodoro E-Vento (Sardegna), il Salone del Mare e della Nautica - Big Blu (Fiera di Roma), l’XRay Forward Camp a Jericoacoara (Brasile), lo hanno incoronato, lo scorso anno, Waterman of the Year. Premio che lo ha pian piano esposto ad una enorme visibilità mediatica, mai avuta dal windsurf negli ultimi anni. 
Un nome che è ormai una vera e propria garanzia, per giovani atleti e per i genitori che a lui affidano i ragazzi da formare. Perché l’XRay Talent Factory non è solo una scuola di freestyle, ma l’obiettivo è quello di educare i giovani allo spirito di aggregazione che lo sport si prefigge di raggiungere.
Educazione, rispetto per l’ambiente e per i compagni, e tanta azione! Con corsi dedicati alle differenti abilità dei partecipanti, lezioni teoriche, video clinic, lezioni in acqua, esibizioni e utilizzo delle nuove tecnologie per sopperire alla mancanza di condizione di vento e onde come il Grinch Winch.

mercoledì 4 giugno 2008

XRAY TALENT FACTORY 2012

XRAY TALENT FACTORY 2012

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DAL 26 GIUGNO AL 1° LUGLIA A TAlAMONE LA SESTA EDIZIONE 
Dal: 26/06/2012 al: 01/07/2012
Riparte la caccia ai talenti del windsurf italiano. L’Associazione Sportiva XRay di Raimondo Gasperini ed il suo team sono pronti per la edizione 2012 dell’XRay Talent Factory a Talamone, lo stage di windsurf acrobatico più importante a livello nazionale e non solo. 
La location è quella di Talamone.
Quando? Dal 26 Giugno al 1 Luglio.
Dedicato ai ragazzi dai 12 ai 24 anni, l’XRay Talent Factory ha scoperto, nel tempo, atleti del valore di Gabriele Varrucciu, campione italiano di freestyle 2010, Nicola Spadea, nel giro del circuito europeo EFTP e mondiale PWA, Marco Vinante, un top-5 nazionale di grande avvenire, Alvin Panzera, campione nazionale di freestyle cat. Super Grommets, Francesco Cappuzzo, campione nazionale di freestyle cat. Grommets, Annamaria Zollet, campionessa nazionale femminile di freestyle nel 2009, oltre a tanti altri giovani pronti a sbarcare nel circuito internazionale.
LEGGI QUI TUTTE LE INFO: http://www.raimondogasperini.com/2012/03/xray-talent-factory-2012/
La regia, come sempre, è di Raimondo Gasperini, pluricampione italiano e primo grande promotore della disciplina del nostro Paese. nel 2011, a 44 anni, ha conquistato il terzo posto nel campionato italiano wave, il nono nel campionato italiano freestyle, oltre alla fantastica performance nella tappa mondiale del PWA di Poderdorf in Austria dove ha eliminato giovani emergenti salvo poi essere eliminato dal poi vincitore Taty Frans meritandosi l’appellativo di “The Living Legend” sul sito ufficiale del PWA.
Questi risultati, uniti al grande lavoro di promozione del windsurf in eventi come l’Italia Surf Expo di Santa Marinella (Roma), il San Teodoro E-Vento (Sardegna), il Salone del Mare e della Nautica - Big Blu (Fiera di Roma), l’XRay Forward Camp a Jericoacoara (Brasile), lo hanno incoronato, lo scorso anno, Waterman of the Year. Premio che lo ha pian piano esposto ad una enorme visibilità mediatica, mai avuta dal windsurf negli ultimi anni. 
Un nome che è ormai una vera e propria garanzia, per giovani atleti e per i genitori che a lui affidano i ragazzi da formare. Perché l’XRay Talent Factory non è solo una scuola di freestyle, ma l’obiettivo è quello di educare i giovani allo spirito di aggregazione che lo sport si prefigge di raggiungere.
Educazione, rispetto per l’ambiente e per i compagni, e tanta azione! Con corsi dedicati alle differenti abilità dei partecipanti, lezioni teoriche, video clinic, lezioni in acqua, esibizioni e utilizzo delle nuove tecnologie per sopperire alla mancanza di condizione di vento e onde come il Grinch Winch.

lunedì 12 maggio 2008

Vi Racconto una storia e vi dirò perchè fare il corso di windsurf!


Vivo trevignano romano su lago di bracciano da 15 anni. Ci sono arrivato direttamente dall’arcipelago delle filippine per stare con mia madre. Fuori dalla finestra di casa mia sulla collina, molto spesso vedevo delle vele sfrecciare avanti ed indietro lasciando scie di schiuma bianca sulla superficie dell’acqua.
Questa visione mi ha subito affascinato e da quel giorno ho deciso di impare il Windsurf!
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Bene la prima volta sono salito sulla tavola, lungo 4 metri e stretto 50 cm ., con una vela di forma triangolare, è stato penoso! Ho provato per quattro ore a tirare su la vela e tentando di rimanere in
equilibrio sulla tavola, senza avere successo. Dopo una settimana sono riuscito a malapena in grado di sostenere l’andatura al lasco ma per ritornare dovevo arenare in spiaggia a 200 metri più giu verso
sottovento! Questo significa che dovevo tornare a piedi con l’attrezzatura che pesa un quintale dal punto di partenza! Ma chi me lo fa fare? Però qualcosa mi dice che dovevo continuare…
E così dopo un po di mesi ero in grado di planare! La mia prima planata era stata talmente emozionante che ho fatto un bordo lunghissimo., ma per ritornare al punto di partenza ho dovuto attraccare alla spiaggia più vicina, lasciare l’attrezzatura, attraversare la strada e fare l’autostop in costume da bagno, altrimenti me la devo fare a piede per 3 kilometri!!
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Dopo questa esperienza ho capito che non mi fermerà più nessuno!! Il windsurf mi ha dato molti soddisfazione, mi ha fatto conoscere tanti persone ed avere degli amici! Ho avuto modo di viaggiare molto e di vedere tanti posti, spiagge, mari, laghi e fiumi. Il windsurf regala emozioni forti., sensazioni uniche come avere in mano la potenza del vento e volare sopra l’acqua! Vorrei che tante persone provassero queste cose.
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Imparare il windsurf nel minor tempo possibile per divertire al massimo ora è possibile con le nuove attrezzature e nuove tecniche di insegnamento! Con 5 ore di lezione potrai imparare a partire, sostenere le varie andature, virare, strambare e ritornare dal punto di partenza! Con altre 5 ore di corso potrai
imparare la partenza dalla spiaggia, usare il trapezio e magari con un po’ di spinta di eolo anche PLANARE!!!

CRIS DAOS
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Giovanni Bocchi E cris Daos con Andrea e Federico Nesi detto fedenex. La scuola di windsurf a roma nel lazio funziona a Trevignano

sabato 19 aprile 2008

lunedì 24 marzo 2008

Test K onda 5.3/ 2008 By Roberto Da Costa

Qualche cenno storico sulla vela è d’obbligo prima di proporvi il test 2008

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l’anno 2005, e stato per la veleria di Senigallia l’anno del mono film X ply specchiato, ma questo è solo l’inizio di una lunga serie di cambiamenti che vedranno, col tempo cambiare e migliorare la wave di punta della Challengersails.

Dopo anni di mono film trasparente, arricchito da ferzi più o meno colorati, alla challenger era giunta l’ora di dare un cambio netto alla produzione.

La continua ricerca e lo sviluppo dei materiali, ha spinto Claudio Badiali, sail designer challenger ,a sperimentare un nuovo tipo di mono film x ply, per dare al prodotto finito un look e una resistenza superiore.

L’ idea era buona e la vela aveva un look veramente azzeccato, fu li che nacque la mia collaborazione con la challenger, che continua ancora oggi con ottimi risultati.

Foto 01


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L’anno dopo in vacanza ebbi la possibilità di provare i prototipi della linea 2006 , che Cesare Cantagalli stava testando, pochi bordi, e capii che la vela era stata cambiata radicalmente, tornato a riva chiesi a Cesare Cantagalli se la vela era stata tagliata male, visto che le stecche non toccavano più sull’albero ma si fermavano poco prima, Cesare mi guardò e mi disse:”stiamo studiando un nuovo sistema di stecche per i modelli wave e Freeryde, questo sistema migliora la rotazione delle stecche e rende la vela più stabile e meno faticosa sulle braccia”… era nato il sistema FBS.

Foto 2


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Nel 2007 le vele venivano riviste e migliorate nei materiali, l’X ply trasparente lasciava il posto ad un nuovo e più morbido, X ply bianco con filamenti argentati, le stecche venivano rese più morbide in punta, per favorire ancora di più la gia eccellente rotazione delle stecche, e dare alla vela un po’ più di tiro specialmente con vento al limite.

La grande C che nei modelli 2006 era stata integrata nella struttura della vela stessa, veniva spostata e posizionata in modo esteticamente più gradevole.

Foto3

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Giunti al 2008, la veleria challenger ha nuovamente rivisto e corretto la sua vela di punta per la disciplina wave, il progetto della k onda rimane sempre lo stesso,una vela solida, super bilanciata e da prezzo competitivo.

Dal punto di vista grafico la K onda 2008 a subito grossi cambiamenti, tutti mirati a migliorare l’aspetto estetico,e non solo.

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In dettaglio.

Con il nuovo anno la challengersails , ha anche cambiato la sede di produzione delle sue vele, che rimane come per la precedente in Cina, dove si producono la maggioranza delle vele che finiscono nelle nostre mani.

Il modello 08 porta in eredità molte delle caratteristiche che hanno fatto la fortuna dei modelli precedenti.

Ma come per le stagioni precedenti Claudio badiali velaio della Challengersails, ha fatto i doverosi cambiamenti alla nuova K onda, migliorando la tasca d’albero, sia nella curva che nel materiale, che ora e più robusto e resistente alle abrasioni causate anche dall’asfalto, rivisto anche il giro d’albero, con il modello 08 è possibile raggiungere il giusto trim della vela con meno fatica e con più precisione; di conseguenza sono state ritoccate anche le stecche, ora meno flessibili in punta,nuovi i tendi stecca e nuovi rinforzi in base ,bugna e top, nuova anche la regolazione del top stesso che nei modelli delle serie precedenti non permetteva un trim ottimale.


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Il nuovo ,mono film X ply, e ora disponibile in due varianti di colore, rosso e blu.

Anche le parti soggette a sfregamento sono state rinforzate, e nei punti di maggior contatto tipo il grip della tavola sono stati inseriti dei profili gommati cuciti direttamente sulla vela,cambiata anche la parte in gomma della base, ora più spessa e morbida.

Rimangono anche per questa stagione,il comodo paracolpi di base costruito in thermoform, dove al suo interno trova posto una comoda tasca per riporre pezzi di scotta e chiave per tendere le stecche.

Prova in acqua.

Come detto precedentemente uso questa vela sia in condizioni wave con vento side che on shore, e anche in tutte le mie uscita freestyle,armata con l’albero consigliato il modello 400 Needle plus 100% carbon la vela e facile da trimare, la vela se correttamente armata non presenta nessuna piega, come regola base, e bene sapere che per tutta la serie partendo dal 2006, fino all’attuale mod 08, le K onda vanno cazzate di carica basso fino a che la seconda stecca partendo dalla penna non si allenti.


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Poi si può passare alla tensione della bugna, che di norma non deve mai essere troppo positiva, basterà tenderla fino a che premendo sulla parte dove si trova il rinforzo”quello dove si trovano i due occhielli” non tocchi il boma dalla parte opposta.

All’ aumentare del vento dovrete tendere la vela ripartendo dal carica basso e poi rifare il tutto come descritto sopra, lievi tensioni di bugna sono tollerate ma bastano pochi centimetri di troppo per rendere la vela moto nervosa.

Provata in vari spot la k onda 08,da il massimo il condizioni di vento side , non importa quanto sia grande l’onda e forte il vento, la dinamica del twist lavora talmente bene, che potete dimenticarvi della vela ,e concentrarvi solo sul bottom , sulle onde la grande e comoda finestra in mono film x ply trasparente permette sempre di tenere sotto controllo l’onda, senza inutili spostamenti del corpo.

L’equilibrio generale della K onda permette di tirare bottom, veloci e controllati, nei salti il moderato tiro della vela, permette con poca fatica di saltare alto e di controllare al meglio tutta la fase aerea senza troppi sbilanciamenti e correzioni, usata come vela freestyle permette grazie al taglio della base e al boma corto di fare tutte le manovre in maniera veloce e fluida.


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La K onda 2008 In condizioni On shore si disimpegna bene e rimane nella media delle vele side di qualità, permettendo sempre ottime surfate.

In alternativa per i surfer che prediligono il tiro sulla vela wave, la veleria Challenger ha in catalogo la Bash, vela puramente On Shore voluta da Cesare Cantagalli, e indirizzata ad un pubblico che preferisce una vela più potente.


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IMPRESSIONI E COMMENTI SULLA VELA.


VIKINGO: nel 2001 ho già avuto una vela Challenger e proprio della metratura presa in esame dal mio amico Da Costa e debbo dire che mi ha regalato parecchie soddisfazioni, l’unica pecca forse era la scarsa qualità dei materiali non molto resistenti. Da qualche mese ho acquistato una Vela CHALLENGER K ONDA 5.3 2008, e ciò che mi ha subito colpito è stata la qualità e robustezza dei materiali, notevolmente migliorati rispetto agli anni passati. In acqua la sensazione è che la vela si comporta molto bene sia in condizioni di vento side-off shore che di vento side-on shore, essendo potente, ma non troppo, e bilanciata allo stesso tempo. Nell’onda la vela mi è risultata leggera, decisamente fluida

e veloce, e permette anche al surfer non troppo esperto di piazzare bottom radicali e cut back rapidi.

Il bilanciamento poi, è tale che pur cazzando sufficientemente la vela, la si riesce a gestire anche in condizioni di soprainvelatura e di vento rafficato. Ovviamente le performance migliori, la stessa le fornisce in condizioni puramente wave, un utilizzo diverso non ne giustificherebbe l’acquisto .

Insomma posso dire che la Challenger con la K Onda 5.3 2008, anche per buon il rapporto qualità prezzo,si colloca ora tra i maggiori produttori di vele da Windsurf .


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giovedì 13 marzo 2008

Lazio Connetion - SPOT DI CAMPO DI MARE - Articolo


Proseguiamo il nostro viaggio Alla scoperta degli spot dell’ Lazio.

Questa volta tocca a uno spot molto conosciuto dalle nostre parti e che negli ultimi tempi sembra anche l’unico posto, che nei mesi di Giugno, Luglio e Agosto regala ottime giornata di ponente che qui a differenza di Santa Severa ,arriva un po’ più da mare ,ma sempre con una direzione più che buona per la pratica del nostro sport.


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Lo spot si trova a 30 minuti di macchina da Roma ed è proprio la vicinanza alla capitale a rendere lo spot cosi popolare.

Se poi aggiungete che, anche nel periodo estivo e nei fine settimana il posto per parcheggiare non manca,capirete perchè chi si trova a Nord o a Sud della capitale preferisce Campo Di Mare ad altri spot.


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Lo spot lavora con perturbazioni da Nord Ovest e venti da Sud est creando con questo ultimo anche condizioni d’onda buona per saltare e surfare.

Lo spot non presenta particolari pericoli grazie alla totale assenza di scogli e alla lunga spiaggia, non si rischia quasi mai di rompere l’attrezzatura, solo in caso di vento da SW praticamente dritto da mare, si può rischiare di rompere sicuramente albero vela e pure il naso.

Ma la condizione migliore è quella che si verifica nel periodo compreso tra aprile e settembre, quando nelle ore pomeridiane comincia a soffiare il vento termico che in questa località arriva da W leggermente da mare per poi ruotare nelle ore più calde sempre più,con intensità che varia da 10 -12 nodi nei giorni meno ventosi.


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Ma che nelle giornate più ventose può arrivare a soffiare fino a15-18 nodi e oltre, creando delle belle condizioni per fare freeryde, con queste condizioni si crea un’onda sotto riva, buona per staccare salti e provare le prime manovre di freestyle.

Con il passare delle ore, il vento tende a ruotare più a nord, dando modo ai più bravi di accennare piccole surfatine.

Il tutto senza correre alcun pericolo e con la comodità di stare a pochi minuti da Roma e di armare sul prato bello verde e pure regolarmente tagliato.


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Campo Di Mare è frequentato anche da Prò, in primis il local Maurizio gallo conosciuto da tutti come “Ciccio”, un veterano del nostro sport che della sua passione ne ha fatto anche un lavoro .

E,suo il surf shop vicino allo spot ed è suo anche lo stabilimento Ocean Surf, con annessa scuola di windsurf e di kite curata direttamente da Niccolò Violati uno che di windsurf ne ha masticato e ne mastica parecchio, quelli più antichi come me ricorderanno bene il team Italia .


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Se poi non vi bastassero questi due pilastri de surf Laziale, che ne dite di un certo Andrea Rosati praticamente un fenomeno sia in freestyle che in wave, il bravo Andrea quando viene a surfare a Campo lascia tutti a bocca aperta, per la miriade di manovre che fa in acqua con uno stile pazzesco .

Molto attiva e anche la comunità dei surfisti di Campo Di Mare, sia in acqua che fuori , a fine giornata non mancheranno i soliti commenti sul forum del sito più cliccato, www.windsurf-roma.it che ad ogni uscita pubblica le foto più significative della giornata, appena trascorsa in acqua.

Sempre sullo stesso sito si possono controllare in tempo reale molte centraline, poste un po’ su tutto il litorale Laziale e non manca l’utile sezione meteo, dove è possibile controllare le previsioni per tempo ,cosi potete decidere lo spot migliore dove andare a surfare.


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Da segnalare anche, l’aggiornatissima sezione dedicata ai test dei materiali, curata dagli atleti e dai promoter delle aziende del settore, sottoscritto compreso.

Il tutto curato in maniera maniacale, da Stefano e Eugenio i responsabili del sito e dai loro collaboratori che si occupano della parte fotografica.

Da segnalare le tante iniziative, organizzate per promuovere la pratica del nostro sport ,con la seconda edizione del test day con data e località da definire, rimanete sintonizzati sul sito per tutte le info.


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Ma torniamo al nostro spot, per raggiungere Campo Di mare dovrete percorrere la Statale Aurelia o in alternativa l’Autostrada Roma Civitavecchia,per poi uscire proprio a Cerveteri ,una volta usciti dall’ autostrada proseguite in direzione C di Mare,arrivati al semaforo che incrocia la via Aurelia svoltate a destra per Cerenova percorrete circa un chilometro e troverete l’indicazione per il mare.

Una volta entrati nel paese dovrete superare il cavalcavia della stazione ,percorrete ancora poche centinaia di metri è vi troverete sul viale che vi porterà sul praticello dello spot. .


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Lo spot è sempre molto affollato specialmente se il vento è bello deciso e nei fine settimana, proprio in queste giornate cercate di prestare la massima attenzione ai bagnanti.

Due consigli per surfare in totale sicurezza: cercate di utilizzare il corridoio d’uscita , non venite troppo sotto riva a fare le manovre, potreste incappare in brutte sorprese da parte della Capitaneria di Porto che qui è molto severa con chi non rispetta le regole, evitate di darvi alla fuga in mare, ho fatto come ha fatto il simpatico “lecca lecca” , che non avendo altro da fare, prima ha pensato bene di distribuire simpatici “elogi” ai ragazzi della Capitaneria, per poi mimetizzarsi da marmitta, e buttarsi con tutto il trapezio sotto la machina di Luca, mentre le forze dell’ordine lo cercavano da tutte le parti cassonetti della spazzatura compresi.


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Per la cronaca tutti quelli che erano in acqua sono dovuti uscire e attendere che la Capitaneria tornasse alla base, in conclusione due ore di no surfing non sono di certo gradite e fanno girare le sfere a chi surfa solo il sabato e la domenica, perciò cercate di rispettare le regole.

Il secondo consiglio è di utilizzare le spiagge che si trovano alle estremità dello spot, sarà meno comodo ma non sarete oggetto delle amorevoli cure della Capitaneria.


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Prestate attenzione anche ai cugini kite che sono in molti e pure poco pratici, che con le loro ripetute invasioni nella zona windsurf avvolte creano seri problemi di precedenza.

Per il post surfata avrete l’imbarazzo della scelta, fra pizzeria gelateria e pasticceria, potete recuperare le energie perse dopo una giornata di windsurf .

Se poi avete la fidanzata che non fa windsurf potete scegliere uno dei tanti stabilimenti che sono presenti sul litorale, e che sono tutti attrezzati con tanto di zona bimbi e ristorante, dimenticavo…. per quanto riguarda la vostra fidanzata potete stare tranquilli che una volta parcheggiata sotto l’ombrellone passerà una tranquilla giornata di relax .


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Campo di Mare consigli per l’uso :


Spot facile e privo di pericoli

Massiccia presenza di kite specialmente nei fine settimana.

Stabilimenti con bar e ristorante.

Capitaneria molto attiva.

Presenza di surf shop in prossimità dello spot

Parcheggio libero e molto grande .

Presenza di molti Prò .


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Un saluto da vostro inviato Italo Brasiliano e al prossimo spot report.


sabato 1 marzo 2008

CAVALLUCCIO - Lazio connection by Roberto Da Costa


L’idea di cominciare a parlare degli spot della mia regione mi è venuta un pizzeria ,proprio cosi mentre insieme al buon Vikingo e simpatico trivella notavamo proprio la mancanza su Wind News di qualcuno che dava indicazioni su i tanti spot del Lazio.


Detto fatto dopo la pizza , mando subito un e mail alla redazione di Wind New convinto che mai e poi mai mi avrebbero risposto.

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Dopo due e mail a vuoto ho ricevuto una e mail proprio da Smink che mi diceva di essere interessato a pubblicare articoli, e foto che riguardassero gli spot del Lazio.

Mi sembra giusto ringraziarlo per la disponibilità che da, a me, e a tutti quei ragazzi che parlano della loro regione e contribuiscono nel loro piccolo a fare crescere questo favoloso sport.

Robertino Da Costa impegnato nel prossimo spot report.

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Questo mese vi parlerò di uno spot che lavora solamente nel periodo invernale e con condizioni di vento da Est , e più raramente con venti da Wnw , nel periodo invernale il vento da Est può soffiare anche molto forte in questo spot, offrendo condizioni perfette per saltare mure a sinistra e creando onde belle verticali di un paio di metri, perfette per provare salti e rotazioni di ogni genere .

Lo spot del Cavalluccio e lo spot più esposto di tutta la costa nord, ed è il punto insieme a Banzai dove le onde entrano prima.

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Bastano pochi nodi da Est e il gioco è fatto il cavalluccio si trasforma in una macchina per saltare. Lo spot prende il nome dall’ albergo che si trova proprio sullo spot,

per raggiungerlo potete scegliere di percorrere sia l’autostrada più rapida o l’Aurelia. Personalmente vi consiglio la prima, opzione vi costerà il biglietto autostradale di poco superiore a quattro euro per l’andata e il ritorno, ma vi eviterà di sicuro perdite di tempo prezioso specialmente

negli orari di punta dove è facile incontrare lunge file causate da semafori, e rivelatori di velocità con tanto di controllo della velocità in tempo reale.

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L’autostrada, da percorrere è la Roma Civita Vecchia, bisogna uscire a Civita Vecchia Sud e prendere la statale Aurelia direzione Santa Marinella per poi deviare sul Lungomare G. Marconi percorsi circa 600 metri vi troverete sullo spot facilmente riconoscibile dalla presenza dell’albergo ristorante il cavalluccio marino.

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Una volta arrivati dovete per prima cosa cercare un posto per parcheggiare e armare l’atrezzatura ,visto che l’ingresso dello spot e praticamente sulla strada, evitate se potete di utilizare il parcheggio del ristorante ,pena rogne da parte del proprietario che non esiterà a chiamare i vigili urbani della vicina stazione di Santa Marinella in alternativa ,potete armare direttamente sulla passeggiata che si trova poco dopo l’entrata, dello spot .

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Per entrare in acqua dovrete percorrere lo stretto vialetto che divide la strada dalla piccola spiaggia ricoperta da sassi ,una volta entrati in acqua prestate attenzione al fondale, basso e roccioso vi basterà percorrere qualche metro e non ci saranno più problemi per la vostra pinna .

È proprio grazie al fondale roccioso che si formano delle belle rampe mure a sinistra che nei giorni di vento forte possono superare i due metri abbondanti regalando condizioni praticamente perfette per chiudere push loop e back loop come dimostra il buon Vikingo al secolo Alessandro raga .

back loop vikingo

Lo spot del Cavalluccio non presenta grossi pericoli , la totale assenza di corrente e di shore break permettono di partire dalla spiaggia e di risalire bene di bolina permettendo a fine serfata di recuperare l’acqua persa .

L’unico pericolo è rappresentato dalla fila di scogli artificiali che proteggono il piccolo rimessaggio, e dalle palafitte che sorgono sotto vento alla piccola spiaggia da dove si esce.

In caso abbiate bisogno di un rientro d’emergenza ,potete utilizzare il canale d’ingresso del circolo che rimane sempre aperto .

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martedì 26 febbraio 2008

BANZAI SPOR WAVE - A cura di Roberto Da Costa


Questo articolo mi è venuto in mente leggendo wind news di febbraio ,dove compare un piccolo articolo di Banzai .
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E visto che pochi giorni prima ero proprio stato li a prendere una bella mareggiata da NW, quale migliore occasione? Cosi mi sono messo all’ opera per darvi delle info sullo spot .
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Banzai 13/02/07 la previsione dava vento di maestrale forte per l’intera giornata ,
già dalle prime ore del mattino il vento era bello forte e anche la direzione sembrava proprio azzeccata , alle 10.30 mi chiama il mio compagno di avventure surfistiche, il buon Vikingo il quale mi avvisa che a Banzai ci sono già vele in acqua e che anche lui si sarebbe diretto li nel primo pomeriggio. www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard
Cerco di organizzarmi per la solita fuga dal lavoro, alle ore 12.30 curiosamente vengo colpito da una leggera forma influenzale, seguita nell’ordine: da nausea, giramenti di vario genere e lingua falpata, sintomi inconfondibili di un gravissimo attacco di babbano serfistico.
Arrivando a Banzai scoprirò che questa strana malattia colpisce parecchi surfisti Laziali c’è da sommettere che anche nelle altre regioni d’Italia la malattia è molto diffusa. www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard
BANZAI SPOT WAVE PER ESPERTI
Banzai è un ottimo spot wave che lavora con vento di maestrale e con vento da ESE , con il NW si creano onde lunghe e molto veloci dove si possono fare diversi bottom e aerial, l’onda non è delle più facili da surfare, bisogna conoscere bene lo spot e calcolare bene i tempi di entrata sull’onda ,
per non rischiare rovinose frullate. www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard
E’ facile sottovalutare la reale grandezza delle onde, quella che dalla spiaggia può sembrare un onda di un metro bella lisca ed invitante, in acqua supererà i due metri abbondanti, aggiungeteci pure che con il NW l’entrata e l’uscita non sono delle più facili, si rischia di tornare a casa con qualche pezzo di tavola o vela in meno. www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard quindi vi consiglio prima di entrare in acqua di guardare i local che conoscono lo spot alla perfezione , comunque, una volta superati i primi frangenti, troverete pane per i vostri denti, ma ricordatevi di tenere un buon angolo di bolina nel risalire il vento, cosi da trovarvi pronti a cavalcare le fantastiche onde che Banzai regala nelle giornate di Maestrale. www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard
Discorso completamente diverso con vento da ESE che qui arriva side mure a sinistra forma onde lunge che si srotolano direttamente dentro la baia sotto vento al piccolo pontile creando un onda lunga e facile da surfare, con l’ESE l’onda mantiene tutte le caratteristiche ma è meno veloce come l’onda di maestrale , anche se non siete dei veri capi riuscirete sicuramente a divertirvi senza rischiare troppo, la cosa peggiore che vi possa capitare è quella di farvi una lunga passeggiata sopra i sassi .
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Come arrivare a Banzai .
La strada più veloce è la Roma Civitavecchia l’uscita consigliata e quella di Santa Severa, una volta usciti dall’ autostrada incrocerete la statale Aurelia, svoltate a destra e seguite le indicazioni per Santa Marinella , dopo circa 900 metri passerete il cavalcavia dello scolo d’acqua che si trova proprio dietro Banzai, prestate molta attenzione perché l’ingresso dello spot è piccolo e poco visibile, come riferimento posso indicarvi una colonnina rivestita da adesivi, è l’unico che mi viene in mente . www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard
Banzai in pillole
Il parcheggio è grande e libero, praticamente chi primo arriva meglio alloggia .
Il fondale è pieno di rocce appuntite .
L’entrata e l’uscita sono poco facili.
Ricordatevi che questo è uno spot per surfisti da onda, quindi cercate di rispettare le precedenze.
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Ringrazio il capo redattore di wind news per avermi concesso questo spazio e ringrazio i miei sponsor il Buon Claudio della veleria Challenger sails e Mario della Drops Board e tutti i loro collaboratori. www.wsaction.com Roberto Da Costa, Andrea Nesi, Fedenex, windsurf, windsurfing, challenger sails, roma, Cris, banzai, sant agostino, la punta, paesello, lazio, naish, jp, neil pride, starboard